Negli archivi privati ci sono moltissime fotografie di bambini. Il bambino è rappresentato, ma mai come in queste foto ha voce in capitolo chi scatta la fotografia, che mediante il bambino rappresenta sè stesso. Il bambino, infatti, non solo si presta docilmente a essere fotografato, ma non sa come "imporre" una propria immagine esterna.

Come vedremo, viene di volta in volta "presentato" (su un piedistallo vero o immaginario), nascosto o addirittura dimenticato (anche se c'è); viene accostato ad oggetti che non lo riguardano o che, se lo riguardano, significano cose diverse per chi fotografa e per lui; prende parte a foto di gruppo, in cui si offre al riconoscimento dei genitori e come numero ai posteri.